ASSOCIAZIONE MARINARETTI E ALLIEVI CENTRO MARINARO "GIORGIO CINI" VENEZIA

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Caro Enrico, eccoti dei ricordi;puoi farne ciò che vuoi…

L’adunata ogni matttina; l’altoparlante che sbraitava “tal dei tali, subito al centro!”. La musica durante la ricreazione: the house of the rising sun, uno dei mods, la fisarmonica, il ragazzo della via gluck, qui ritornera’, notte di ferragosto. E il mitico “borsellino”? Summo lo controllava; ti guardava leggendo su un libro di circa sei metri quadrati dove la ricchezza dei marinaretti era registrata meticolosamente. De Nardin, lei ha mille lire nel borsellino; quanto le serve? Cinquecento lire. E per farne che? Per comprare caramelle (traduzione = sigarette). Beh, con 500 lire si comprano molte caramelle (traduzione = specialmente le nazionali senza filtro che si vendevano “sciolte” a 4-5 per volta in piccole bustine di carta). Lei non ha bisogno di cosi’ tante caramelle; le daro’ 200 lire. La tromba in chiesa durante l’elevazione (con stecche madornali il terzo delle volte). Tutti dovevano lavarsi i piedi prima di andare a letto. Chi si ricorda delle (metaforiche) “lucciole” in camerata dopo lo spegnersi della luce? Bisbigli qua e la’, e bastava che qualcuno facesse una scureggia per creare un’onda di risatine a sghignazzate finche’ l’istitutore, con una voce che pareva venisse da un barile, strillava “tutti zitti!!” E i mitici fratazzi che si usavano per lavare i pavimenti dopo cena? Avanti e indietro e poi da un lato all’altro, metodo detto “all’americana”. Ricordo una maestra di matematica; non ricordo il nome; pero’ ricordo il fatto che era una figa da far paura (figuratevi l’effetto in una classe piena di teenagers con gli ormoni alle stelle e il pisello al mento). E suor Rosaria, la suora/infermiera? Aveva la tenacia di un bulldog (senza avere la bellezza e l’agilita’ del bulldog, come diceva il Guareschi). Portava l’abito lungo perche’ senno’ gli si vedevano i coglioni pendere sotto i ginocchi, ma era anche comprensibile e buona quando stavi male per davvero. Una volta sono stato in infermeria per un paio di giorni...il terzo giorno ho messo il termometro vicino al termosifone per non andare a scuola e, naturalmente, il termometro indicava una temperatura assurda e suor Rosaria, che poteva far arrossire anche un marinaio turco, ha fatto una grande sghignazzata e mi ha detto, " De Nardin, con questa temperatura dovresti essere morto gia' da venti minuti...fuori dal letto!!" Chi aveva le scarpe che puzzavano le metteva alla finestra della camerata…un’acquazzone improvviso creava una valanga di marinaretti che esplodevano dal letto per riprendersi le scarpe prima che si riempissino d’acqua. Chi non e’ andato nell’area proibita del parco per rubare I limoncini? E gli scambi a pranzo e cena? Se mi dai il tuo stracchino ti do’ il mio arancio. Non ti piacciono le carote? Le mangio io. E naturalmente l’enorme mercato degli scudetti e delle figurine di calciatori. Riva valeva due Rivera, e cosi’ via.

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Gli isitutori e i direttori: Onorato, Saggioro, Summo, tutta brava gente. Severi, si’, ma comprensivi, specialmente Onorato, del quale avevo un gran rispetto. C'era invece uno chiamato Guarda, che io odiavo con passione (sentimento di sicuro contraccambiato). A differenza degli altri, era arrogante e pieno di boria, per lo meno da come lo ricordo (Mark Twain diceva che non c'e' niente di piu' fastidioso di un nessuno con un po' di autorita'). Una volta ero andato al parco a rubare appunto i limoncici e nel ritorno non mi ricordo come mi ha acchiappato il Guarda. Non so perche' ma il fatto mi ha spaventato (era il primo anno credo e avevo si' e no 12 anni) e mi sono messo a piangere...lui mi ha guardato con una smorfia e mi ha preso in giro malvagiamente, dicendomi che ero un bambino, che avrebbe detto a tutti i miei compagni che mi ero messo a piangere...se avessi avuto la forza fisica in quel momento l'avrei strozzato...invece dalla rabbia ho fatto numerosi commenti poetici sulla vita sessuale di sua mamma e lui, tutto rosso, mi ha preso a schaffi con vera rabbia e violenza e poi mi ha detto "questa me la paghi". No me lo scordero' mai. Mi ha portato poi da Onorato, che dopo aver visto il mio stato mentale e le guance livide e fiammanti mi ha detto di andare in un' altra stanza, poi ha chiamato il Guarda e ha chiuso la porta. Cosa si e' detto non lo so ma il "pagamento" al Guarda non e' mai più avvenuto. Per far vedere che gli istruttori avevano molti lati buoni, un'altra storia che mi ricordo era, appunto, il fumare di nascosto. Una volta io e non mi ricordo chi, forse Partolino, siamo andati a fumare sotto i palchi del campo di calcio. Io volevo fare il figo e avevo comprato, in uscita libera, un pacchetto di Winston, allora sigarette molto costose (ai tempi quando si compravano le nazionali a cinque alla volta), ed avevo speso forse un terzo del mio borsellino nel farlo. Percio' stiamo li' fumando, facendo le pose da Clint Estwood e Marcello Mastroianni, con le sigarette sull'angolo delle labbra cercando di impressionare donne immaginarie e, chi ti appare da un lato? Summo. Il primo pensiero era "siamo fottuti". Summo s'avvicina, ci guarda cercando di trattenere un riso e con voce severa, ci dice: "ah, si fuma qui? Begli stupidi che vi rovinate i polmoni. Date qua!", allungando la mano. Io allora gli allungo il pacchetto di sigarette e lui, accorgendosi che sono Winston, senza pensarci due volte fa (VERBATIM) "Cazzo, vi trattate bene!!". Naturalmente una volta tirata fuori non si puo' ritirare indetro e cosi' tutta la sua autorita' si e' vaporizzata in due secondi. Lui si e' messo a ridere, noi pure (anche perche' scampati felicemente dalla morte sicura) e lui ci ha detto "andatevene via di qua immediatamente e se vi riacchiappo saranno guai seri". Mi e' costato un pacchetto di sigarette di lusso (son sicuro che le ha fumate lui) ma e' finita bene.

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Domenica: tutti a messa. Marcia fino alla chiesa, sull’attenti al suono di tromba e, naturalmente, la confessione. 3 preti (o frati, non ricordo) con tre inginocchiatoi aperti, sentendo confessioni a scala di montaggio. Perdonatemi padre, perche’ ho peccato. Bene, figliuolo, cosa hai fatto? Ho rubato lo scudetto del Milan dall’album di Pierino, mi sono preso a calci con Cosimo, e mi sono fatto una sega martedi’ dopo aver visto Gigliola Cinquetti alla TV. Roba da ragazzi naturalmente; tempo medio: 1 minuto e 30 secondi, inclusa la penitenza. Chissa’ se qualcuno di voi se lo ricorda, ma c’era un prete che aveva l’alito pessimo, e non dico leggermente, bensi’ roba da far scappare gli scarafaggi da una fogna. Quando c’era lui, c’erano due file di marinaretti di 30 metri ciascuna e una terza (la sua) con cinque o sei marinaretti, normalmente nuovi arrivati e percio’ non consci del problema orale. La cosa piu’ buffa era di vedere le facce di questi ultimi dopo la confessione e tutti noi, nelle altre file, ci gustavamo lo spettacolo dicendo, guarda, guarda, ecco, ha finito…guarda la faccia di (nome del nuovo marinaretto) quando si alza.

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martedì 8 settembre 2015

Ernesto De Nardin

Cari marinaretti, considerando questo grande gruppo mi sembra importante raccontarvi la storia di come è cominciato e ringraziare Ercole Mezzacapo che, pur non avendo capelli, è un genio perchè ha acceso la scintilla che ha fatto esplodere il nostro gruppo. Nel 2008 ho, per caso, fatto una ricerca su Internet sull’Istituto Scilla. Tra le varie cose è venuto fuori un certo Marco Frediani, marinaretto di quei tempi. Frediani, Frediani…il nome mi è sembrato familiare, allora ho deciso di mettermi in contatto con lui, chiedergli se si ricordava di me e dell’istituto, e mandargli le poche foto che avevo di quei tempi. Ecco la sua risposta:
Sono rientrato adesso a Sydney e ho potuto veder le foto che mi hai inviato.......sorprendente !!!!!! La quinta foto, quella sulla barca .....erano tutti miei compagni di scuola !!!! me ne ricordo due : Bellato ( di Bojon in provincial di Padova che aveva anche un gemello ) che sta a poppa e poi il mio migliore amico Rosati Andrea diVenezia...seduto davanti con la gamba su appoggiata sul sedile. Anche gli altri due me li ricordo....ma mi sfugge il nome....... Forse saro' anche un po' "rincoglionito " ma quello vicino a Rosati sono io ???? chissa' ! devo vedere le mie vecchie foto che ho nella mia casa di Milano ! Comunque e' curioso e mi ha fatto veramente piacere ricevere queste tue foto.
Dopo ciò ci siamo scambiati varie email…ti ricordi di quello, ti ricordi di questo, chissà che è successo a quell’altro…
In un modo od un’altro ha contattato Andrea Grisoni e tra di loro ci siamo scambiati altre mails. Facendo questo è venuto alla luce Ercole Mezzacapo (non ricordo come, forse attaverso Marco o Andrea), ed ecco la sua risposta:
Ciao Marco, io ricordo benissimo il tuo nome e cognome ma il tempo ha nascosto le immagini. Sono entrato il 06/09/1966 e uscito nel 1972. Medie e superiori come meccanico motorista. Mio zio da parte di mamma era il capo cuoco. Ricordo Saggioro, Onorato, Summo e molti istitutori, compreso quell'infame zoppo di Santoro (me ne ha fatte passare di brutte anche se non era il mio istitutore). Ho partecipato alla prima crociera della nave scuola a motore. Che altro dire? Dimmi in quale sezione eri. A presto e con grande simpatia. Ercole. Ps. mi farebbe piacere conoscere i nomi di quelli che senti. Chissà che non si apra un sito di ex allievi. Sarebbe interessante e simpatico.
Marco gli ha risposto:
Ciao Ercole, Invio in copia il tuo messaggio anche agli altri due ex Scilla con i quail ho avuto scambi corrispondenza. Ernesto De Nardin; Andrea Grisoni. Magari anche voi vi conoscevate.....in effetti sarebbe bello riuscire a metterci In contatto con piu' Marinaretti e fare un ns sito....raccogliendo Ricordi foto etc. Saluti, Marco.
E Ercole ha risposto:
Bene, forse il primo passo è fatto. Siamo i primi quattro. Un " salutone " a tutti. Se siete in sintonia con l'idea di costruire in sito o più semplicemente utilizzare cose semplici tipo Yahoo 360, Myspace ecc vi inviterei a dare il vostro parere. Ammetto che la cosa mi emoziona simpaticamente, in fin dei conti un'esperienza come lo Scilla a quell'età deve aver lasciato molto in ognuno di noi. Se riuscissimo a raccogliere foto e documentazioni ne sarei felicissimo. Forza Marco Trova un lembo di tempo per ritrovarne alcune. Sfortunatamente tutte le mie sono state rubate assieme al baule dei miei ricordi. (infami, mi hanno rubato documentazioni e foto di tutto il mio passato.) forse se chiediamo ad Alberto mio fratello o meglio lo chiederete voi così sono certo che le passerà allo scanner, potremo recuperare diverse cose. Mandatemi le vostre foto attuali con il permesso di pubblicarle sul mio blog, i lineamenti cambiano ma lasciano spesso la possibilità di risalire. Un abbraccio a tutti. Ercole Mezzacapo. 1966/ 1972.
Ai primi quattro si è aggiunto Francesco Losi:
Wow, come il vecchio "marinaretto" il peschereccio costruito dagli allievi con i maestri d'ascia, stiamo pescando .Ho trovato questo. Forse siamo in 5.
Più tardi:
E allora siamo già in cinque! Un po' sparsi per il mondo, comunque l'importante è esserci. Io non ho proprio idea di come si costruisca un sito web, ma sarebbe bellissimo: ISTITUTO SCILLA - SAN GIORGIO MAGGIORE – VENEZIA…Andrea Grisoni, Milano.
Ercole ha risposto:
Wow, sembra stia funzionando. Buone ferie a tutti e a settembre diamoci da fare per rispondere e decidere per il sito. Ercole.
Sette anni dopo, dai prim1 4-5 il gruppo è cresciuto esponenzialmente…che bella storia! GRAZIE ERCOLE!!