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Il pomeriggio del 31 agosto 1949, si infrangeva al suolo, sulla pista
del piccolo aeroporto di St. Cassien presso Cannes, subito dopo il decollo,
assieme a quella del pilota del bimotore che gli aveva ceduto i comandi,
la vita di Giorgio Cini (altezza cm. 185, occhi celesti, capelli castano
scuro, corporatura snella - si legge nei documenti). Giorgio, unico figlio maschio di Vittorio, aveva allora trentanni, essendo nato a Roma il 26 novembre 1918. Laureatosi allUniversità di Padova in Giurisprudenza il 17 giugno 1940 e in Scienze Politiche il 29 giugno 1941 aveva già iniziato ad inserirsi nelle multiformi e diversificate attività imprenditoriali paterne. A soli 25 anni, aveva dato ampia prova delle sue capacità salvando il padre dal campo di concentramento nazista di Dachau ove era stato internato per essersi dissociato dal governo di Mussolini prima del Gran Consiglio del 25 luglio 1943: ne trattò la liberazione direttamente con le alte gerarchie del regime nazista volando più volte da Venezia a Berlino e, riscattatane la vita, riuscì a riportarlo in Italia con una rocambolesca fuga nel giugno del 1944. Il 3 luglio 1945, a poco più di due mesi dalla Liberazione e dalla
fine della guerra, Giorgio, presentando un ponderoso memoriale, rivolge
al Comitato di Liberazione Nazionale Regionale Veneto (CLNRV) la richiesta
di esprimere un giudizio sullopera del padre (sottoposto a procedimento
da parte dellAlto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo),
sullattività svolta durante il fascismo Con la scomparsa di Giorgio, Vittorio Cini ebbe la consapevolezza che si era interrotto di fatto, con il nome, il proseguimento nelle generazioni dei progetti imprenditoriali della sua famiglia; tuttavia riuscì a trasformare quella perdita irreparabile nella mirabile impresa della Fondazione Giorgio Cini, che rese pienamente operativa poco più di un anno dopo la morte del figlio, destinando ad essa e al restauro dellIsola di San Giorgio Maggiore a Venezia un consistente patrimonio. La memoria di Giorgio fu onorata dal padre anche a Ferrara donando allOrdine
dei Gesuiti la casa di famiglia dove fu istituito lIstituto di cultura
che ancora oggi, dopo il passaggio alla Diocesi di Ferrara, prende il
nome di «Casa Giorgio Cini»
Lunedi' 31 agosto 2015 S. Messa in memoria di Giorgio Cini alla presenza Giovanni Alliata Di Montereale e del nostro Presidente Gianni Missiaja Missaglia nella cappella della Deposizione nella Basilica di san Giorgio Maggiore: deposizione del Tintoretto
Giovanni Alliata Di Monterale
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