PREGHIERA DEL MARINAIO
A te o grande eterno Iddio,
Signore del cielo e dell'abisso,
cui obbediscono i venti e le onde, noi,
uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai d'Italia,
da questa sacra nave armata dalla Patria, leviamo i cuori.
Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione.
Da' giusta gloria e potenza alla nostra bandiera,
comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei;
poni sul nemico il terrore di lei;
fa' che per sempre la cingano in difesa petti di ferro,
più forti del ferro che cinge questa nave,
a lei per sempre dona vittoria.
Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care genti.
Benedici nella cadente notte il riposo del popolo,
Benedici noi che per essi, vegliamo in armi sul mare.
Benedici!
Questa preghiera è stata scritta da Antonio Fogazzaro nell'anno
1901. Fogazzaro, che era nato a Vicenza il 26.03.1842, la scrisse su sollecitazione
di S.E. Bonomelli vescovo di Cremona, al quale, la vita spirituale dei marinai,
era particolarmente cara.
Ben presto, la preghiera del Marinaio veniva e viene letta a bordo di tutte
le navi della Marina Militare, prima dell'ammaina bandiera, al termine di
funzioni religiose e nelle caserme della Marina Militare.
I marinaretti dello Scilla - Centro Marinaro, seguivano queste tradizioni
e leggevano la preghiera nelle stesse occasioni, preghiera alla quale erano
state apportate alcune modifiche.
PREGHIERA DEL MARINAIO
(recitata dai Marinaretti dello Scilla)
A te o grande eterno Iddio,
Signore del cielo e dell'abisso,
cui obbediscono i venti e le onde, noi,
uomini di mare, Ufficiali e Marinai d'Italia,
da questa nave, leviamo i cuori.
Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione.
Da' giusta gloria e potenza alla nostra bandiera,
comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei;
poni sul nemico il terrore di lei;
fa' che per sempre la cingano in difesa petti di ferro,
più forti del ferro che cinge questa nave,
a lei per sempre dona vittoria.
Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care genti.
Benedici nella cadente notte il riposo del popolo,
Benedici noi che per essi, vegliamo sul mare.
Benedici!
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